Umeboshi / Nature’s remedies

Umeboshi are lacto fermented plums, the recipe is of japanese origin, like many ferments they have a strong alkalizing effect on the body helping the immune system. They are very useful in case of nausea, hyperacidity and digestive problems. They also stimulate the appetite and are great for cleansing the liver .

According to traditional Japanese medicine, prunes have a toning effect , defeat fatigue and prevent numerous diseases, such as anemia, flu and colds, thanks to their natural antibiotic and antibacterial properties.

The recipe I follow is on Sandor Katz book “the art of fermentation” I use local plums, I was able to make them from wild small plum bushes/trees last year, flavor is great but the fruit is mostly seed, this year I asked a dear friend and local farmer Massimo if we could pick plums from his trees while still green, he kindly gave us this possibility for which I am grateful. Plums are gathered just before they ripen, soaked overnight, drained, then put in a fermentation crock with a salt to plum ratio of 1 to 3, which is quite a high concentration of salt, since it is a long term ferment (about a year) I have followed the proportions, perhaps at some point I will try a lower concentration.

The juices are drawn out by the salt into a brine and should at some point during the next 20 days cover the plums. After 20 days, the brine or vinegar is drained and set apart and the plums dehydrated. When dry they are put back into the crock with their brine and a hand full of shiso (perilla) leaves and let ferment for a year. Katz describes a second dehydration after the year fermentation period, I have used them without this step.

Umeboshi / rimedi naturali

Le umeboshi sono prugne lacto fermentate, la ricetta è di origine giapponese, come molti fermenti hanno un forte effetto alcalinizzante sul corpo agendo anche sul sistema immunitario, sono utili per la nausea, hiperacidità e disturbi alla digestione. Stimolano l’appetito e aiutano a depurare il fegato.

Nella tradizione della medicina giapponese le prugne hanno un effetto tonico, diminuiscono la fatica e prevengono numerose malattie come l’anemia, il raffreddore e l’influenza grazie a le loro proprietà antibiotiche e antibatteriche.

La ricetta che seguo è sul libro di Sandor Katz “l’arte della fermentazione” Uso prugne locali, sono riuscita a farle l’anno scorso da piccoli cespugli/alberi di prugne selvatiche, hanno un ottimo sapore ma il frutto è per lo più nocciolo, quest’anno ho chiesto ad un nostro caro amico ed agricoltore, Massimo, se potevamo raccogliere le prugne dai suoi prugni ancora verdi, è stato molto disponibile e ne sono molto grata. Le prugne vengono raccolte appena prima della maturazione, messe a bagno per una notte, scolate, quindi messe in un coccio di fermentazione con un rapporto sale/prugne di 1 a 3, che è una concentrazione piuttosto elevata di sale, poiché è una fermentazione a lungo termine (circa un anno), ho seguito le proporzioni, forse ad un certo punto proverò una minore concentrazione.

I succhi vengono estratti dal sale in una salamoia e ad un certo punto durante i prossimi 20 giorni dovrebbero coprire le prugne. Dopo 20 giorni, la salamoia o l’aceto vengono scolati e messi da parte e le prugne essiccate. Quando sono pronte si rimettono nel coccio con la loro salamoia e una manciata di foglie di shiso (perilla) e si lasciano fermentare per un anno. Katz descrive una seconda essiccatura dopo il periodo di fermentazione dell’anno, le ho usate senza questo passaggio.

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